La Sala Valfrè, parte integrante del complesso monumentale dei padri filippini, è stata totalmente ristrutturata ed inaugurata a Torino nel febbraio del 2010.

Situata in via Accademia delle Scienze 11 a Torino, proprio di fronte al Museo Egizio, è tornata a pieno titolo ad essere uno dei poli culturali della città, sotto l'egida della Compagnia di Valfrè.

 

Massimo Centini, laureato in Antropologia Culturale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Torino, ha lavorato con Università e Musei italiani e stranieri.

Autore di numerosi studi di Antropologia tra i quali ricordiamo "L'uomo selvatico" e "La Sindrome di Prometeo", ha scritto numerosi libri su Torino e sulla storia e la cultura del Piemonte.


 

 

 

 

 

 

 

 

Ciclo di Conferenze a cura
di Massimo Centini

Tre serate in sala Valfrè in compagnia del Dottor Massimo Centini alla ricerca di stereotipi e preconcetti che avvolgono il mondo della stregoneria.

Venerdì 10 febbraio 2017-"Da Circe a Blair witch project. L'identità mitica della strega"
Spesso non si considera che alcune caratteristiche tipiche della stregoneria (a vari livelli) devono essere addebitate alla fantasia degli accusatori già all’epoca della repressione, poi rimasti impigliati nell’immaginario collettivo da cui sono stati tratti via via con finalità diverse nel corso del tempo.
È indubbio che la cultura si avvalga di stereotipi con la funzione di fornire un’identità fissa, per quanto fittizia, ai soggetti della storia, siano essi protagonisti o semplici comprimari.
La strega non si sottrae a questa tradizione, ne abbiamo una chiara testimonianza osservando per esempio l’ampia iconografia che dal XIV secolo fino a oggi ha rappresentato le adepte di Satana: di conseguenza, la strega è spesso brutta, vecchia, sdentata con voce inquietante, il naso adunco, capelli disordinatamente adagiati sul capo e vestita con scarsa cura per la propria femminilità, fino al XVII secolo.

Venerdì 24 febbraio -"Ladre d'amore e di bambini. Le credenze sui poteri delle streghe"
La credenza che attribuiva alle streghe tutta una serie di azioni finalizzate a colpire in modo diverso nell’ambito della sfera sessuale e poi neonati e bambini è documentata in molteplici fonti sulla caccia alle streghe: si tratta in genere di informazioni che provengono dagli atti di processi intentati contro le presunte donne di Satana e che abbracciano un arco cronologico compreso tra il XIV e il XVII secolo. Altre informazioni giungono dagli autori coevi alla caccia alle streghe che, con impostazione teologico-giuridica, tendono a dimostrare, nella prevalenza dei casi, la fondatezza delle numerose credenze degli effetti delle pratiche magico-sataniche su neonati e bambini.
Osservando il corpus di accuse rivolte alle streghe, constatiamo che il delitto di infanticidio era uno dei crimini ricorrenti tra i numerosi che costellano gli atti giudiziari del Tribunale dell’Inquisizione

Venerdì 10 marzo - "Stirpi malvagie. Gruppi, congreghe e adepti del demonio"
Spesso quando si parla di società segrete siamo propensi a dirigere il nostro pensiero verso la cultura occidentale, relazionando l’immagine di questi gruppi esclusivamente alla Massoneria, alle sette di tradizione religiosa o ai Rosacroce. Tutte esperienze che si basano su un approccio all’esoterismo in chiave sostanzialmente filosofica, strutturato secondo un modo di vedere il mistero spesso molto lontano dal modo in cui alcune società segrete “primitive” intendevano e intendono il nostro concetto di esoterismo. Anche le streghe furono considerate membri di tali associazioni; inoltre in questa sorta di associazionismo satanico, rientravano anche tutta una serie di altri gruppi e congreghe, quasi sempre di origine mitica, nelle quali si riflettevano echi di tradizione precristiana.

 

 

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